Confessione inglese

Mentre soddisfatto dall’ennesima conferma del nostro standing internazionale mi godo a Sheffield un po’ di riposo, mi diletto a scrivervi.

In questo ultimo periodo JO ha fatto i compiti a casa e i nostri fondamentali sono sani.

Siamo dimagriti rispetto al 2009, ma non siamo arretrati, al contrario il nostro output é maggiore oggi di ieri, segno che le scelte sono state azzeccate.

Adesso, “confessandomi” con voi, vi dico con serena risoluzione che personalmente sono disposto a tutto per arrivare a quell’ulteriore salto di qualità che ci faccia consolidare quelle friabilità che ancora mi impensieriscono.

E in questa nuova challenge conto sulla determinazione dei migliori di voi.

Perché la risposta ai bisogni, ai ragionamenti ed alle pulsioni, che ognuno di noi ha, deve trovare la sua naturale soluzione nell’idea collettiva di voler raggiungere obiettivi ambiziosi, utilizzando coralmente quale propellente la nostra identità, fatta di creatività e ordine, affidabilità e innovazione, vision organization values, meritocrazia e rispetto della persona.

Ancor di piú oggi il saper vendere il JO Style, le nostre capacità e competenze, è una regola alla quale non possiamo sfuggire, l’alternativa sarebbe diluire la nostra identità, abbassare l’asticella, perdere il nostro carattere distintivo e gradualmente sparire.

Per gli ultimi arrivati queste mie parole potrebbero suonare ermetiche, ma per chi è in JO da tempo val la pena riflettere sul senso di sé, per non banalizzare il nostro lavoro e ridurlo ad una meccanica sequenza di atti e fatti senza un destino.

Io credo ad un destino, i successi di questi 15 anni sono figli di questa fede, quanti più di noi sentiranno “la chiamata” quanto più vigorosa diventerà la nostra potenza di fuoco, quanto più facilmente macineremo gli ostacoli che si frappongono tra noi e il nostro destino.

Let’s keep JO pace.

See you soon from UK.

Lascia un commento