DECEMBER IN SHORT

e-Medine: in fase di metabolizzazione le azioni di rilancio con Dario P. che ci sta mettendo testa.

EPO: con una mano si presenteranno nuovi progetti nel solco dei territori esplorati e si gestirà il portfolio progetti in corso e con l’altra con Sonia esploreremo nuovi territori dove circolano “prede” più grandi.

JO Education: in fase di metabolizzazione le azioni di rilancio con Betty che ci sta mettendo testa.

MICT: acquisita ultrafibra 1G per JO2, in arrivo anche in JO3.

MKTG: i ragazzi stanno facendo del loro meglio, ma il tempo ci vuole considerando che siamo in modalità learning by doing. Tutto il gruppo viene rallentato nei suoi obiettivi di BD da questa fase di “andata a regime”, ma c’è poco che si può fare. L’unica leva che ho potuto attivare è l’integrazione a gennaio del team con BD per Moka Adv, HT, JOC/PMF e IPPO/Medicbox che si aggiungono a quello già esistente che fa riferimento a VITECO/JO Gamification. In arrivo anche un’HR per app iOS e webmaster. In corso d’opera, se capirò che rimaniamo ancora indietro, integrerò ancora il team con altre figure.

MPLANTS: data una rinfrescata alle pareti del corridoio di JO1 e a breve a JO3.

PD: si continua nella gestione della lead generation e nelle istruttorie dei progetti già presentati.

TR: no news, su questa BU a gennaio dovrò capire come darle un senso compiuto.

WS: a breve sarà pronta la web app di Medicbox, nel mentre aggiungeremo nell’app android il russo, lo slovacco ed il ceco e a fine gennaio la lanciamo (l’app versione iOS per adesso rimane in standby). In ultimazione la face recognition per e-Logos Cloud, MedicalFAD Cloud e JO LMS.

Infine, non c’è momento migliore per tirare le somme di questo ultimo ciclo.

In prima battuta, come già accaduto in passato, credendo nella nostra Organizzazione, anche questa volta ho preferito la gallina domani piuttosto che l’uovo oggi e così, con sacrifici economici, ho continuato ad irrobustire la solidità finanziaria del Gruppo e a dedicare buona parte del mio tempo agli JOers per una maggiore condivisione di strategie e comportamenti. E posso dire che abbiamo imboccato la strada giusta, seppure c’è da lavorare sui tempi morti (che si neutralizzano con un lavoro dei manager nell’assegnare alle proprie HR una lista di task che va alimentata continuamente) e sulla velocità di esecuzione nella chiusura dei singoli task (e qui è una questione di attitudini e soprattutto di auto-addestramento in cui ogni HR si mette sotto pressione da sola per fare il prima possibile e poter passare al prossimo task diventando un “task eater”, una risorsa preziosa per l’Organizzazione).

I nostri team nel 2017 hanno fatto un buon lavoro in coerenza con quella indispensabile tensione all’eccellenza che è fatta

– di senso di responsabilità sulle proprie azioni senza cercare alibi,

– di produttività senza bighellonare e distrarsi,

– di effettivo coinvolgimento mentale nelle dinamiche aziendali nella consapevolezza che chi ama il proprio lavoro è istintivamente always on,

– di determinazione ad esser perfezionisti sapendo che il mondo premia solo i bravi,

– di valorizzazione e difesa degli interessi aziendali sia per lealtà al Gruppo che per condivisione dello stesso destino,

– e di tante altre cose, ma per non dilungarmi mi fermo qui.

Nel 2018 risultati ancor più significativi degli attuali potrebbero essere alla nostra portata rendendo più solida l’Organizzazione.

E spero che tutte le nuove leve abbiano le capacità di stare al passo dei più smart tra i loro colleghi, non interpretando questo periodo di tirocinio come un’esperienza di passaggio (sentendosi e comportandosi da ospiti senza mai indossare davvero la nostra maglia), ma dimostrando di voler metter radici nel JO Group.

La nostra è un’organizzazione meritocratica in cui, a chi è bravo e contribuisce con generosità, gli si riconosce il proprio valore. E se per circostanze fortuite nel breve periodo chi deve valutarne le performance non gli riconosce il giusto valore, sicuramente in ogni caso nel medio periodo chi vale nel Gruppo emergerà. Così come chi per circostanze fortuite nel breve periodo può essersi avvantaggiato di una supervalutazione delle proprie capacità, sicuramente alla lunga vedrà ridimensionata la propria valutazione. Il tempo è galantuomo, è una garanzia per tutti, e chi ha un’appartenenza al Gruppo da anni sa che, essendo la nostra un’Organizzazione sana, chi ha l’attitudine alle bugie non dura a lungo (eppure ogni tanto c’è sempre qualcuno che cade su quest’aspetto non secondario del valore dell’affidabilità).

Concludo ringraziando ogni JOer di cuore per ogni sforzo fatto nel 2017 per aiutarci a vincere le nostre sfide. Auguro a tutti gli JOers e alle loro famiglie un buon 2018 e concludo con questa frase piena di saggezza: “L’uomo di qualità è chi fa le cose per bene quando nessuno lo guarda”.

Keep the pace of JO

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