Su social media marketing – comunicazione persuasiva – selling.

Lo scenario economico italiano ha avuto, ha ed avrà sempre più un eccesso di offerta rispetto ad una domanda che langue e languirà.

Inevitabilmente si è destinati ad andare a forte velocità verso una feroce selezione delle aziende in ogni settore (per chi è scettico su questa previsione richiami alla mente, se c’era, il meeting di mercoledì 18/03/2009 quando dalle 19 alle 21,15 diedi la mia visione di quello che stava per accadere e che poi è accaduto).

Rimarrà in vita, scusate la banalità, chi, in un modo o nell’altro, riuscirà a vendere i propri prodotti e ad incassare il dovuto in tempi stretti.

Tutto il resto, e parlo di una parte rilevante del mondo del lavoro, è e sempre più diventerà un problema sociale e politico di difficilissima soluzione in Italia ed in diversi paesi europei.

Anche aziende di grande nome spariranno con sonori tonfi. Altre saranno comprate da aziende straniere che gradualmente ci stanno già colonizzando. E chi è colonia in genere non se la passa bene, la storia lo insegna. E poi noi del Sud lo viviamo sulla nostra pelle sin dal 1860, subendo un bel po’ di ingiustizie.

Ecco spiegata l’accelerazione che sto dando ai processi interni ed esterni, puntando tutte le nostre fiches sulla rete e sulla comunicazione sui social network. La nostra esplosività deve essere simile ad una bomba atomica, potente, coinvolgente.

O vinciamo la sfida del mercato, ora e subito, o perdiamo. Perdiamo, punto.

Ognuno dia al team passione e intelligenza, secondo le sue attitudini e la sua forza di volontà. Io sono orgoglioso del mio team e so che abbiamo tutte le carte in regole per spaccare il mondo.

Se ci credi ci riesci, potrai spostare le montagne e poi, guardandoti indietro, dirai: “mi sembra un miracolo, ce l’ho fatta, sono andato col vento contro ed ho vinto, non pensavo di essere veramente così in gamba.”

A novembre tiriamo le prime somme per verificare se abbiamo iniziato il trend positivo che è nelle cose.

Let’s keep JO pace.

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