23 CONSIGLI PER OTTIMIZZARE L’EFFORT NEL SOCIAL MEDIA MARKETING

  1. Mettete a punto una strategia unitaria per le parole chiave: una short list di non più di 30 parole su cui puntare per incrementare il traffico in arrivo dai motori di ricerca, la penetrazione sui social media e il coinvolgimento degli influencer. Usatele ad ogni occasione, in ogni vostro intervento.
  2. Il social media marketing punta a informare, spiega ai potenziali Clienti le best practice del settore, le nuove tendenze e le soluzioni che la vostra azienda adotta. I Clienti meglio informati diventano Clienti più soddisfatti e fedeli e la fidelizzazione favorisce gli acquisti ripetuti.
  3. Una grave minaccia: con tutto ciò che è digitale è facile perdere di vista l’obiettivo. Là fuori ci sono un sacco di distrazioni. Porre la massima enfasi dogmatica sull’obiettivo.
  4. La regola per il social sharing del 10-4-1: ogni 10 aggiornamenti da fonti esterne, pubblicate 4 aggiornamenti aziendali ed un link a una landing page.
  5. Abbiate chiari in testa i due tipi di offerte: TOFU (top of the funnel) quelle incentrate sui contenuti generali come gli ebook, MOFU (middle of the funnel) più incentrate sul nostro prodotto e che aiutano gli acquirenti a progredire nel ciclo di acquisto, ossia consulenze gratuite, dimostrazione di prodotti e prove gratuite.
  6. Un post non deve essere solo interessante, ma deve convincere il pubblico ad agire: potrebbe trattarsi di condividere il contenuto con i social network, mandarlo via mail ai colleghi di lavoro, lasciare un commento o cliccare sul link call-to-action alla fine del post.
  7. Il segreto per avere una landing page ad alto tasso di conversione è la semplicità. L’aspetto più visibile nell’intera pagina deve essere un chiaro invito a compiere un’azione. Inoltre, fate un check ponendovi tre domande: la vostra LP risolve un problema al potenziale Cliente? È in linea con il prodotto o servizio della vostra Azienda? Fornisce informazioni specifiche difficili da trovare online? Ai potenziali Clienti NON interessano i vostri prodotti: vogliono soluzioni ai loro problemi. Scrivete qualcosa che riguardi dubbi e domande dei potenziali Clienti.
  8. Su Twitter per avere più follower (avere una comunità è vitale) dovete prendere l’iniziativa: dovete trovare e seguire utenti affini usando la funzione ricerca di Twitter.
  9. La forza di Twitter sta nella sua natura asincrona. Potete seguire qualsiasi altro utente senza la sua approvazione, quindi col vostro account aziendale potete trovare e seguire online nuovi potenziali Clienti. Si usa l’hashtag per collegare tra loro conversazioni riguardanti un certo tema o evento o anche per mettere in evidenza un’azienda o un settore.  Per cercare contatti qualificati su Twitter digitate nel campo di ricerca una parola o una frase che rappresenta il vostro prodotto o il settore in cui operate.
  10. Su Twitter condividete un post del blog più di una volta e in diversi orari della giornata con tweet diversi. Un tweet riceve il 50% dei click complessivi nelle prime 3 ore dalla sua pubblicazione. Per cui il primo tweet di un post dovrebbe automaticamente replicare il titolo del post. Il secondo potrebbe essere una frase rilevante del post.
  11. Twittate foto divertenti di eventi, persone o cose che possano invogliare a fare affari con voi. Chiedete suggerimenti sui vostri prodotti.
  12. Il titolo dell’ebook deve essere accattivante, breve e dinamico, ad esempio: 3 Modi per problema che il lead sta cercando di risolvere – Guida pratica al problema che il lead sta cercando di risolvere – 3 Modi per problema che il lead sta cercando di risolvere meglio con meno fatica – 3 Errori da non fare quando problema che il lead sta cercando di risolvere – Guida passo passo a problema che il lead sta cercando di risolvere.  Le conclusioni non devono essere qualcosa di passivo, bensì preparate i vostri lettori all’azione. Considerato che i contenuti validi vengono condivisi è bene includere il nome dell’azienda nel nome del file (titoloebook-nomeazienda.pdf).
  13. Mandate un invito Linkedin dopo aver conosciuto qualcuno di persona oppure durante una chiamata ditegli che appena riattaccato gli manderete un invito. È sempre meglio contestualizzare, quindi non usate un invito generico, ma aggiungete qualche riferimento all’incontro o alla conversazione.
  14. Con la stessa frequenza con cui mandate via email la newsletter (ad esempio settimanalmente), promuovete sui social un link alla pagina in cui ci si può iscrivere alla newsletter.
  15. Non pubblicate un post sul blog pushandolo automaticamente su Facebook, Twitter e Linkedin nello stesso momento; condividetelo in tempi diversi e con titoli diversi per moltiplicare le probabilità di farlo arrivare a un maggior numero di persone.
  16. Studi recenti hanno mostrato che chiedere “se condividi quello che ho scritto puoi mettere il mi piace, te ne sarei grato”, aiuta a far salire il numero di “mi piace”. Così diventando più affini avranno la possibilità di vedere i nostri futuri aggiornamenti.
  17. Cross fertilizzation, chiedete di dare il mi piace alla pagina aziendale di Facebook su Twitter e viceversa.
  18. Per le PilloleJO il tasso di click-through più alto è il mattino tra le 8 e le 9, a quell’ora gli utenti sono più riposati e possono concentrarsi sui messaggi in arrivo.  Nell’email il segreto è creare l’urgenza; bisogna convincere il lettore a leggere il messaggio immediatamente e ad agire subito per superare la criticità dell’approccio di tipo interruttivo.
  19. Per rendere le mail più ricevibili scegliete come mittente un nome riconoscibile, come quello dell’amministratore delegato, invece dell’arida ragione sociale. Sfruttate al meglio l’oggetto delle mail per fare chiarezza: dite subito al destinatario cosa contiene la mail prima ancora che la apra. Evitate frasi come “newsletter settimanale” per niente attraente.  Nelle mail offrite loro il mondo perché le email che riescono meglio a generare contatti qualificati descrivono un’offerta allettante, contengono una chiara call-to-action e chiariscono cosa succede se si accetta di cliccare.
  20. Una volta che una persona ha ricevuto le informazioni ed ha mostrato di avanzare lungo il ciclo di acquisto andrà considerata parte di un diverso segmento. Il potenziale Cliente non è un contatto qualificato finché non ha compilato il modulo di adesione a un’offerta. Ma nel momento in cui cambiano status i contatti qualificati vanno coltivati e non assaliti. È qui che disporre di informazioni sulle loro interazioni e sui loro download diventa decisivo: permette di capire di cosa avranno bisogno ora.
  21. Alta frequenza: email più frequenti con offerte e contenuti interessanti, brevi e di qualità creano un maggior coinvolgimento, per cui è meglio mandarle spesso che raramente. Le email devono avere una grafica sintetica, veloce e semplice da assimilare, da scorrere rapidamente con lo sguardo, affinché chi la riceve sa cosa aspettarsi e possa scoprire in fretta se c’è qualcosa che gli interessa (vedi Groupon).
  22. Un communication expert deve rendicontare settimanalmente i dati di performance sui social media. Deve riuscire a capire da dove vengono i contatti qualificati e quali contenuti è meglio smettere di produrre. Raccontate con i numeri: in che modo i visitatori leggono o interagiscono con i miei contenuti? quali offerte danno il più alto tasso di conversione dei potenziali Clienti in Clienti? quali sono le parole chiave più diffuse che il mio pubblico di riferimento utilizza per fare ricerche su internet?
  23. I buyer delle aziende vogliono fare affari con persone che credono nei propri prodotti e servizi. Avere passione vuol dire molto di più che credere in un prodotto. La passione nasce da un legame totale con l’Azienda.

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